Da dove arrivano i 200 MP

Da dove arrivano i 200 MP?

Samsung e Motorola sono state le prime ad adottare sensori da 200 MP, già nel 2022. All’inizio sembrava una trovata pubblicitaria, ma la tecnologia si è rapidamente diffusa tra i top di gamma negli anni successivi. Il salto è stato reso possibile dai sensori ISOCELL HP (HP1, HP3), capaci di concentrare milioni di pixel in spazi ridottissimi. Tuttavia, questi sensori non scattano sempre a piena risoluzione: sfruttano una tecnica chiamata "pixel binning" per migliorare la qualità in condizioni di scarsa luce.

Il pixel binning consiste nell’unire più pixel in uno più grande, ad esempio 16 in 1. In questo modo, un sensore da 200 MP genera immagini da 12,5 o 50 MP con maggiore sensibilità alla luce e meno rumore. Anche se è possibile scattare a piena risoluzione, questa modalità non è attivata di default: richiede più memoria e più potenza di calcolo. In breve, ciò che conta davvero non è la quantità dei pixel, ma come vengono utilizzati.

Marketing o reale vantaggio?

Molti produttori presentano la fotocamera da 200 MP come una rivoluzione nella fotografia mobile. Le pubblicità parlano di dettaglio estremo, zoom senza perdita e qualità “da reflex”. Tuttavia, nella maggior parte dei casi le foto vengono salvate a risoluzioni inferiori e la modalità da 200 MP viene usata raramente. Anche sugli smartphone più potenti, elaborare queste immagini richiede tempo e può causare surriscaldamento o lag. Inoltre, ogni file può superare i 30 MB — e riempire rapidamente la memoria.

L’utilità di un sensore da 200 MP si nota solo in scenari specifici, come paesaggi con molti dettagli o soggetti molto distanti. In altri contesti, come ritratti, foto notturne o scene in movimento, i sensori lavorano a risoluzioni più basse e si comportano come comuni 12 o 50 MP. In molti modelli, l’intero sensore non viene nemmeno usato in ogni scatto: l’intelligenza artificiale lavora selettivamente su alcune aree dell’immagine. Insomma, i 200 MP sono spesso più uno strumento di marketing che una necessità reale per l’utente medio.

Test pratici: 200 MP vs 50 MP vs 12 MP

  • Scatti diurni. I sensori da 200 MP offrono effettivamente più dettaglio, soprattutto se si fa uno zoom o un ritaglio dell’immagine. Tuttavia, su uno schermo di smartphone la differenza rispetto a 50 o 12 MP è minima. Se non si ingrandisce, il vantaggio diventa trascurabile.
  • Foto notturne. I sensori da 12 o 50 MP, con pixel fisicamente più grandi, producono risultati migliori in condizioni di scarsa luce. I sensori da 200 MP usano il pixel binning per scattare a 12,5 MP, perdendo così il vantaggio della risoluzione. La qualità dipende più dal software che dalla quantità di pixel.
  • Dimensioni dei file. Le foto da 200 MP possono pesare 25–35 MB, contro i 3–5 MB delle immagini da 12 MP. Questo influisce su spazio disponibile, velocità di salvataggio e fluidità della fotocamera. Scattare in alta risoluzione richiede anche più energia.
  • Ritagli e post-produzione. Qui i 200 MP sono utili: è possibile ingrandire una parte dell’immagine senza perdita significativa di qualità. Ma per l’uso sui social o la stampa in formati comuni, è un vantaggio che pochi sfruttano davvero. È utile per paesaggi, architettura o stampa in grande formato.

Cosa ne pensano i fotografi?

I fotografi professionisti concordano: la qualità di un’immagine dipende da molti fattori — apertura, ottica, gamma dinamica, stabilizzazione — e non solo dai megapixel. Un buon sensore da 50 MP con ottima lente può dare risultati migliori di un 200 MP gestito male. In condizioni difficili, come luce scarsa o movimento, la quantità di pixel conta ancora meno.

Alcuni esperti riconoscono però che i 200 MP hanno senso in contesti specifici: foto paesaggistiche, grandi scene panoramiche o necessità di ritaglio estremo. Ma per ritratti, street photography o uso quotidiano, spesso sono superflui. Non a caso Apple e Google continuano a usare sensori sotto i 50 MP, puntando su software e ottimizzazione. E i risultati, nella maggior parte dei casi, danno loro ragione.

Una fotocamera da 200 MP non è garanzia di foto migliori. Nella maggior parte dei casi bastano 12 o 50 MP, se il sensore e il software sono di qualità. Per chi lavora in ambito fotografico o stampa in grande formato, può essere uno strumento utile. Ma per l’utente comune, è più una cifra accattivante sulla scatola che una funzione realmente indispensabile.

Ottavio Rizzo
Ottavio Rizzo Autore Esperto Di iGaming Presso Expansys

Ottavio Rizzo tratta le ultime novità nel campo della tecnologia mobile con un occhio attento all'innovazione e all'usabilità. Dai dispositivi pieghevoli alle funzionalità basate sull'intelligenza artificiale, i suoi articoli analizzano le complesse tendenze tecnologiche fornendo approfondimenti chiari e comprensibili ai lettori di tutti i giorni.

Consuelo Milano
Consuelo Milano Redattore Capo Presso Expansys

Consuelo Milano è specializzato in giochi per dispositivi mobili e analizza dispositivi, app e tendenze che stanno plasmando il settore. I suoi contenuti offrono approfondimenti pratici sia per i giocatori occasionali che per quelli più appassionati.